Roma, venerdì 22 novembre presso Sala Conferenze Stampa della Camera dei Deputati si è svolta in tarda mattinata la conferenza per la presentazione del “Manifesto della cultura identitaria e non conforme”. L’iniziativa è stata organizzata da Francesco Giubilei (Fondazione Tatarella), Isabella Rauti (Centro Studi Pino Rauti), Fabrizio Fonte (Centro Studi Dino Grammatico), per realizzare una Rete con le principali Fondazioni e Centri Studi al fine di promuovere un decalogo condiviso sui 10 punti del Manifesto. Alla Conferenza hanno partecipato con un loro intervento anche l’on.le Paola Frassinetti (v.presidente Commiss. Cultura/Scienza/Istruzione), l’on.le Carolina Varchi (Commiss. Giustizia), il sen. Adolfo D’Urso (Fondaz. “Fare Futuro”). E’ stata altresì registrata l’ adesione della Fondazione Tricoli/ Rivolta Ideale/ AN/ Giorgio Almirante, nonché del Centro Studi Machiavelli e di Cultura e Identità. Di seguito elencati i 10 punti.
IDENTITÀ
La difesa delle tradizioni, delle radici, della lingua italiana e dei dialetti, delle usanze e degli stili
di vita, e di tutto ciò che contribuisce a definire una comune storia nazionale e una specificità cul-
turale che provengono da una civiltà millenaria. Nelle società sempre più omologate e globalizzate,
tutelare e conservare l’identità del nostro popolo è una necessità ontologica fondamentale. La difesa
dell’identità non è passatismo ma affermazione di un noi, di una tradizione per affrontare le sfide
della modernità.
SOVRANITÀ
Lo Stato nazionale è minacciato dalla globalizzazione che vorrebbe cancellare gli elementi che
definiscono la nazione. La difesa dello Stato nazionale e dell’interesse nazionale si esprime attraver-
so l’affermazione del concetto di sovranità. Lo Stato deve avere come priorità la sovranità naziona-
le, basata sugli elementi costitutivi di popolo, territorio e confini marittimi e terrestri. La sovranità,
come facoltà di esercitare i poteri statali (legislativo, esecutivo, giudiziario), coincide con l’indipen-
denza; la cessione di una porzione di sovranità ad organismi sovranazionali non deve pregiudicare
la priorità degli interessi nazionali.
PATRIA
È il territorio di nascita di un popolo che vi appartiene per radici, cultura, storia, lingua, tradi-
zioni e discendenza. La lingua italiana è elemento unificante e fondamento dell’identità nazionale
e culturale. La comune origine comprende e supera le identità delle piccole patrie locali nell’unità
della patria-nazione e nell’identità nazionale e che esprime e difende gli interessi dei suoi cittadini.
La Patria non è un concetto ottocentesco ma dinamico e sempre attuale ed il sentimento patriottico
è la consapevolezza delle proprie radici e l’orgoglio dell’appartenenza comune.
POPOLO
È il demos, la realtà sociale; è necessario ricostruire il rapporto tra politica e popolo, ritessere la
trama smagliata tra elettori ed eletti, uscire dall’autorappresentazione della politica restituendo au-
tenticità alla rappresentanza e centralità al consenso. La soluzione non è un generico populismo ma
un patto sociale, basato su un sistema di politiche sociali, popolari, nazionali e inclusive.
TERRITORIO
La cultura identitaria difende la natura, la terra e l’ambiente ed i suoi equilibri sempre più mi-
nacciati dai mutamenti climatici, dall’inquinamento, dall’erosione del suolo e delle risorse e dal dis-
sesto idrogeologico. Il vero ambientalismo è un paradigma ecologico che non si presta a strumenta-
lizzazioni politiche e a derive ideologiche figlie di un approccio globalista. Il rapporto uomo-ambien-
te, una volta organico, è stato divaricato drammaticamente e l’ecosistema deve recuperare il senso
del limite, del risparmio e del rispetto.
ECONOMIA
Una visione di economia sociale di mercato declina i principi della sussidiarietà, e favorisce l’at-
tività lavorativa ed imprenditoriale, nel rispetto della tutela dei diritti e dell’osservanza dei doveri.
Uno stato che difende gli interessi nazionali nei settori economici strategici non antepone le esigen-
ze del mercato a quelli dei popoli; mette le imprese e i cittadini nella condizione di lavorare senza
insostenibili pressioni fiscali e tassazioni elevate, e non introduce nel mondo del lavoro e della pro-
duzione riforme imposte agli Stati dalla globalizzazione economica e finanziaria.
LIBERTÀ
La libertà umana va conservata e garantita in ogni sua forma a partire dalla libertà di pensiero,
di opinione, di espressione e di parola. La cultura identitaria difende la libertà della persona dalla
prepotenza del pensiero unico, dalla moda del “politically correct” e dalla minaccia del relativismo
e della potenza nichilista.
FAMIGLIA
Cellula base della società naturale, frutto dell’unione di uomo e di una donna e delle loro scel-
te di maternità e paternità. La famiglia non trova fondamento sul concetto di omogenitorialità e
neppure ammette il ricorso alla pratica dell’utero in affitto che sfrutta il corpo delle donne e mette
in vendita i bambini. La famiglia è formata da un padre e da una madre, non dal “genitore1” e dal
“genitore 2” come vorrebbe la deriva dell’ideologia gender tesa all’annullamento delle identità di
genere maschile e femminile.
IDENTITÀ EUROPEA
L’appartenenza alla Storia, alla Civiltà, alla Cultura, all’Identità dell’Europa è parte integrante del
nostro essere italiani. Le nostre piú lontane radici italiche sono al tempo stesso europee. Roma vie-
ne fondata dai discendenti di Enea, i suoi Dei sono gli stessi della Grecia classica. L’Impero Romano
è la prefigurazione storica dell’Europa unita. Il nostro Medioevo, il nostro Rinascimento, lo stesso
lungo e tormentato cammino verso la formazione del nostro Stato Nazionale accomunano indissolu-
bilmente l’Italia all’Europa. Le radici cristiane rappresentano un aspetto innegabile nella formazione
dell’identità italiana ed europea.
TRADIZIONE
La Tradizione non è un concetto astratto ma, al contrario, una entitá concreta, palpabile, un in-
sieme di eventi e di valori che si dipana dalle radici profonde nell’antica Roma e giunge fino ai nostri
giorni; attraversando non soltanto le pagine di due millenni di storia (che, tutte, ci appartengono),
ma anche il retaggio della nostra Cultura nel senso piú ampio del termine, comprendendovi lingua,
letteratura, arti figurative, realizzazioni architettoniche e tutto quanto il genio italiano ha saputo
forgiare nei vari campi attraverso i secoli.